16 dicembre 1798
Il Governo Provvisorio piemontese, da pochi giorni in carica dopo l’invasione del Piemonte da parte della Francia repubblicana e la conseguente fuga del re Carlo Emanuele IV di Savoia, decreta l’“abbruciamento” dei titoli feudali conservati negli archivi torinesi. La cerimonia, svoltasi ai piedi dell’albero della libertà issato in piazza Castello, si risolverà (fortunatamente per l’Archivio), su richiesta dello stesso Comitato di finanze del Governo repubblicano, in un atto simbolico, nel quale vengono messe al rogo carte per lo più inutili e pergamene ritenute di scarso interesse.