Con l’abdicazione avvenuta a Novara il 23 marzo 1849 a seguito della cocente sconfitta militare, a Carlo Alberto non restava che prendere la via dell’esilio. Abbandonati i regi stati, l’ex sovrano di Sardegna – divenuto conte di Barge – si abbandonava a un estenuante viaggio di migliaia di chilometri,che gli sarebbe risultato fatale. Prima la Francia, poi la Spagna, infine il Portogallo e quella città, Oporto, ultima sua dimora. A partire dalle testimonianze ancora oggi esistenti del malinconico soggiorno (la praça de Carlos Alberto, la villa Entre Quintas, la cappella commemorativa), l’incontro vuole ripercorrere le tappe di quella che la mitologia risorgimentale ha sublimato in via crucis del Re “magnanimo e martire”. Un viaggio durato solo quattro mesi, ma densissimo di incontri ed esperienze, sullo sfondo di un mondo lusitano che seppe rendere onore all’eroe romantico del Piemonte risorgimentale.