Conferenza della professoressa Alice Blythe Raviola.
La provincia di Casale nel Settecento costituisce una delle cosiddette Province di nuovo acquisto, incamerate dal ducato di Savoia a partire dal 1706.
Con la fine della dinastia dei Gonzaga e l’assegnazione del Monferrato a Vittorio Amedeo II da parte del Consiglio Imperiale di Vienna, Casale e il Casalese iniziarono a essere assimilati nel 1708. Non si trattò di un processo lineare, né semplice. Questioni di carattere giurisdizionale, consuetudini radicate sin dalla dominazione dei marchesi Paleologi, un’articolazione territoriale complessa per ragioni geo-morfologiche fecero della zona un terreno di confronto e scontro con le autorità di Torino, dai primi tentativi di ralliement di alcune famiglie del patriziato locale alla traumatica
soppressione del Senato di Casale nel 1730. L’organizzazione provinciale fu dunque fortemente condizionata da tali processi, che resero difficile, per esempio, le operazioni di catastazione promosse dall’Intendenza.