PODCAST
Archivio di Stato di Torino
a cura di Silvia Mira

Il Gruppo Finanziario Tessile (GFT) nasce nel 1930 dalla fusione di due ditte nate nell’Ottocento in Piemonte: la Donato Levi, attiva a Torino dal 1865, e i Lanifici Rivetti di Biella, tra i principali produttori di lana dopo la Prima Guerra Mondiale.

Fino agli anni ’50 il gruppo svolge essenzialmente la funzione di sbocco di mercato dei Lanifici Rivetti, iniziando poi a specializzarsi nella produzione di abiti confezionati in maniera industriale: nel 1954 i fratelli Rivetti cedono le loro partecipazioni nei Lanifici Rivetti per assumere la proprietà completa del GFT, scommettendo sul futuro incremento di richieste dell’abito confezionato, che tanta fortuna avrà nell’Italia del secondo dopoguerra.

Dopo la crisi dei consumi degli anni ’70 il GFT modifica il suo target di mercato, affiancando alla tradizionale produzione di abbigliamento di massa quella di un pret-à-porter griffato che meglio si adatta ai nuovi gusti degli anni ’80 e ’90: nascono in questo momento le collaborazioni con grandi stilisti del calibro di Armani, Dior, Montana, Ungaro e Valentino, che ridefiniscono il prêt-à-porter rendendolo sinonimo di lusso accessibile, praticità ed eleganza, mentre la filiera produttiva, altamente specializzata, garantisce l’eccellenza dei prodotti. Il Made in Italy diventa un marchio di identità culturale che esporta non solo moda, ma anche un’idea di stile di vita sofisticato e unico.

L’archivio del Gruppo, composta da circa 15.000 fascicoli conservati in più di 5000 mazzi, è stato dichiarato di interesse storico nel 1989 ed è consultabile presso la Sezione Corte dell’Archivio di Stato di Torino. La storica del costume e della moda, curatrice e costumista Silvia Mira lo ha scandagliato per raccontare di quando la produzione industriale ha incontrato il gusto e la maestria di questi cinque grandi artisti della moda, tenendo sullo sfondo Torino e le attività artigianali e manifatturiere del territorio.

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Emanuel Ungaro

Emanuel Ungaro decide di seguire fin da piccolo le orme del padre Cosimo, che fa il sarto ad Aix en Provence. Come ogni giovane aspirante sarto sogna Parigi: nel 1958, da poco arrivato nella capitale, riesce ad entrare nell’atelier di uno dei mostri sacri della Haute Couture, Cristobal Balenciaga e nel 1965 apre il suo atelier in un appartamento di Rue Mahon. Nel 1971 firma un importante contratto di produzione con il Gruppo Finanziario Tessile di Torino, il colosso italiano dell’abbigliamento, aprendo la strada ad altri illustri colleghi come Giorgio Armani e Valentino, che in seguito inizieranno anch’essi a collaborare con il GFT.

Giorgio Armani

L’esordio come stilista di Giorgio Armani risale al 1974 durante le leggendarie sfilate fiorentine nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Nel 1975 fonda la Giorgio Armani Spa dando vita ad una linea di prêt-à-porter con il suo nome, inizialmente solo maschile e dal 1976 anche femminile. Il suo braccio destro è Sergio Galeotti che concepisce una struttura societaria che non contempla la produzione in proprio ma solo l’ideazione, una formula che sarà ribadita nel 1978 dall’accordo con il GFT, il primo a realizzare l’idea di un prêt-à-porter d’alta moda eseguito in fabbrica sotto la cura dello stilista che lo firma.

Valentino Garavani

La collaborazione tra Valentino Garavani e il GFT inizia nel 1978. Con questo accordo Valentino affida la sua linea di moda pronta ad una azienda italiana, leader nel settore, interrompendo la precedente collaborazione con l’azienda francese Mendes, iniziata nel 1969. Lo stesso anno apre la sua prima boutique a Parigi e inaugura quella milanese in Via Santo Spirito. Valentino a quella data è già universalmente considerato uno dei maggiori esponenti dell’Alta Moda italiana.

Claude Montana

Claude Montana, parigino, inizia la sua carriera nel mondo della moda a Londra creando negli anni di Carnaby Street e della Swingging London, gioielli bizzarri e curiosi composti da grosse pietre incastonate nel papir machè che saranno pubblicati su British Vogue per volere della direttrice Beatrix Miller. La sua collaborazione con il  GFT per la produzione di prêt-a-portèr maschile e femminile inizia nel 1987, all’apice della carriera dello stilista che è stato il fautore della silhouette degli anni Ottanta dalle spalle importanti, androgina e femminile al tempo stesso.

Dior

Christian  Dior “con quel nome magico che include Dio e l’oro”, secondo la definizione sublime di Jean Cocteau, è stato uno dei maggiori protagonisti della moda del Novecento. Le sue creazioni sono sfarzose, realizzate con tessuti pregiati, esaltano le linee del corpo femminile, sono un inno al gusto per la leggerezza e l’arte di piacere. Nel 1957 è il primo stilista a finire sulla copertina di Time. Dopo pochi mesi muore a Montecatini. La collaborazione tra il Gft e la Maison Dior, sotto la direzione artistica di Gianfranco Ferrè, inizia nel 1987.

CREDITS

Testi e voce Silvia Mira. Registrazione, sonorizzazione e montaggio Star Film.
Si ringraziano per la consulenza: Anna Martina, Marcella Ormezzano, Lucia Damiano.
Progetto realizzato grazie all’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Torino nell’ambito del progetto Manutenzione della memoria territoriale, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.