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Documenti e Sigilli associati al titolare Edoardo conte di Savoia
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3
Edoardo conte di Savoia compra il castello di San Germano dal fratello Aimone per 450 lire grosse torinesi.
11/04/1329
2
Edoardo conte di Savoia e il fratello Aimone da una parte e Bianca di Borgogna, moglie del conte dall'altra stipulano patti e convenzione per i beni ad essa assegnati
5/3/1324
1
Edoardo conte di Savoia, in presenza del funzionario della prevostura di Parigi, Ugo di Crusy, si dichiara debitore nei confronti del mercante di pelli Gilbert Lescot e impegna i redditi della castellania di Maulévrier a garanzia della restituzione del debito
6/5/1328
1
Edoardo conte di Savoia nomina Gulgielmo di Montagny suo fideiussore ed eventuale ostaggio in caso di mancato rispettodegli impegni dotali connessi al matrimonio della sorella Beatrice con Enrico re di Boemia e Polonia
0/2/1328
1
Edoardo conte di Savoia ordina al suo ricevitore delle entrate di Francia di saldare i debiti contratti con diversi mercanti sia da lui che dal padre Amedeo
29/1/1326
1
Edoardo conte di Savoia promette di pagare la rimanenza della somma da lui dovuta a Bertrando arcivescovo di Tarantasia, detratta quella che Guglielmo signore di Montbel promette di versare all'arcivescovo a titolo di fideiussione a favore del detto conte
21/9/1324
7
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore nei confronti del pescivendolo lionese Gillet Beroud per diverse forniture di pesce
17/7/1326
1
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore nei confronti di Guglielmo di Duyn, suo castellano di "Grasembor" per alcuni prestiti fatti al conte stesso e Ludovico di Savoia signore di Vaud si costituisce fideiussore a garanzia della loro restituzione
26/12/1325
1
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore nei confronti di Guglielmo di Duyn, suo castellano di "Grasembor" per il residuo del suo ultimo conto di castellania, su cui aveva caricato alcune spese per conto di Ludovico di Savoia signore di Vaud e dello stesso Edoardo
1/4/1325
1
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore nei confronti di Pietro "Iaczondi de Mota", futuro castellano di Entremont, per una somma da questi pagata per conto dello stesso conte ad Andrea di Chignin, cui era dovuta a titolo di residuo del conto della castellania di S.André. Il conte dispone quindi che questa somma gravi sulle entrate della castellania di Entremont, sui cui graverà anche il residuo dovuto allo stesso Pietro dal suo ultimo conto della castellania di Pont d'Ain
16/9/1329
1
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore nei confronti di Ulrico di "Duens", cittadino di Friburgo, per una somma concessagli in prestito; Guglielmo di "Duens", su richiesta dello stesso conte, si costituisce suo fideiussore per detto debito nei confronti del detto Ulrico
1/12/1324
1
Edoardo conte di Savoia si riconosce debitore, unitamente a Ludovico di Savoia signore di Vaud, nei confronti di Matteo Albi e Antonio Meinardi, lombardi della diocesi di Torino per una somma nella quale è incluso il capitale del pisano Andrea Boncristiani, cui i due lombardi avevano ceduto un credito vantato nei confronti dello stesso conte, che quindi si impegna a restituire detta somma a detto Andrea e incarica il suo ufficiale Pietro François di verificare a quale dei redditi dei suoi castelli metter in conto il debito in questione
26/4/1329
13.1
Edoardo di Savoia, Guicardo signore di Biauine, Ugo de la Rochette e Berllies Renoire decidono circa le divergenze sorte tra il conte Amedeo V di Savoia e Ludovico II di Savoia signore di Vaud, stabilendo che il secondo deve cedere al primo tutto ciò che gli spetta in eredità e prestargli giuramento, in cambio del feudo di Natage, di 500 lire grosse torinesi e di 3000 lire viennesi speronate.
4/08/1314
2.1
Edoardo e Aimone, figli del conte Amedeo V di Savoia, dichiarano che, in caso della morte senza figli maschi di uno dei due, l'eredità passa interamente nelle mani del fratello rimasto in vita che dovrà rispettare l'obbligo di dotare le figlie femmine del fratello defunto.
5/03/1324
1
Edoardo e Aimone, figli del conte Amedeo V di Savoia, promettono di osservare la volontà paterna rispettando la divisione dell'eredità, le condizioni di successione in mancanza di eredi maschi e l'obbligo di dotare le figlie femmine.
5/03/1324
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