Soggetto produttore
Nel 1932, cura lallestimento di una mostra dArte per la Pro-cultura femminile a Torino, in collaborazione con Paola Levi-Montalcini e Paola Cometti.
Con il quarto punteggio pi alto (85/100), unica donna del suo corso, il 27 ottobre 1938 ottiene la Laurea in Architettura, presso il Regio Politecnico di Torino, e supera lesame di Stato per labilitazione allesercizio della professione di Architetto durante la sessione dellanno 1938.
Nellanno accademico successivo, viene nominata assistente straordinario temporaneo del dott. Arch. Giovanni Muzio, professore ordinario della cattedra di Composizione architettonica.
Negli anni accademici 1946/1947 e 1947/1948 assistente straordinario temporaneo per il corso Elementi di architettura e rilievo dei monumenti, presso il Politecnico di Torino.
Nel maggio del 1941, assunta presso il Servizio Tecnico dei Lavori Pubblici del Comune di Torino.
Nellimmediato dopoguerra, Ada Bursi si cimenta nella progettazione di luoghi-simbolo a ricordo della Resistenza: Cimitero dei partigiani a Torino, Cimitero dei partigiani a Cavoretto e diverse soluzioni progettuali per l'attuale Sacrario del Martinetto.
Gli anni che vanno dal 1946 al 1948 sono particolarmente proficui: partecipa a mostre, scrive recensioni, prende parte a concorsi e nominata membro della Delegazione piemontese della C.A.D.M.A.
A questi riconoscimenti personali si affiancano numerose attivit svolte presso il Servizio Tecnico dei Lavori Pubblici, Divisione Urbanistica, con studi di carattere urbanistico, studi per influenze del traffico stradale, rilievi, progettazione di edilizia popolare e partecipazione a bandi di concorso.
Nellimmediato dopoguerra, in piena ricostruzione della citt, lattivit professionale risulta ben avviata con cantieri di edilizia popolare, nellambito del Piano INA- Casa, di edifici scolastici e di edilizia religiosa.
Successivamente la sua progettazione si concentra su architetture storiche, padiglioni e monumenti, progetti di arredo urbano e insegne pubblicitarie, non tralasciando lavori di design e arredamento.
A met degli anni Cinquanta, si segnala il progetto del sottopassaggio tra le vie Sacchi e Nizza, al di sotto della Stazione ferroviaria di Porta Nuova, per il quale Ada Bursi prevede diverse versioni dei prospetti sulle due vie con pensiline, decorazioni, impianti di illuminazione e insegne pubblicitarie, trasformando un semplice collegamento pedonale in una sorta di vetrina pubblicitaria, unopera di arredo urbano oggi non pi utilizzabile.
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