Avere ingiuriato il notaio Giuseppe Cordero, podestà di Ruffia, infamandolo di essere un bugiardo e vagabondo; averlo oltraggiato, con pugni sotto il mento; essersi fatto lecito, mentre era agli arresti nella sua casa, di minacciare e insultare il notaio Cordero
Luogo e data reato
Scarnafigi 1742, luglio 31; 1742, agosto 3
Pena
Inibizione di ogni ulteriore molestia e pagamento delle spese