Reato
Aver sottratto ad un uomo un sacco di 3 emine di grano, averlo fatto rivendere a Pietro Cimiello, dividendo con lui il prezzo ricavato; furto di una songia del peso di 10 libre e del valore di 50 soldi circa, ai danni di Carlo Maria Stibonis; furto di un lamone da ruota del valore di 5 lire, ai danni di Carlo Trosello; furto di un cappello guarnito di un piccolo gallone d'oro, nella casa e ai danni di Domenico Mancia; ferimento con getti di pietra contro Giovanni Battista Mignetti; ferimento con colpi di bastone contro Antonio Vercellone; essere di pessima qualità, ozioso, vagabondo e diffamatissimo di furti, rissoso e solito a portare armi proibite per uccidere; essere fortemente indiziato di furto di una borsa, ai danni di un servitore del marchese di Rivarolo; furti nell'osteria di Angela Baretta, ai danni di 2 lavoratori da riso; complicità in furto, su ordine dei mercanti Antonio Abbondo e giovanni Battista Conti, di 21 muli ciascuno carico di 5 oncie di grano, venduto poi sul mercato di Torino
Luogo e data reato
Tronzano 1748, 1749,1750, mar.,giu.ago
Pena
Tortura nel capo dei complici, servizio come rematore sulle navi regie a vita, preceduto dall'esemplarità di essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla, indennizzo dei derubati, pagamento delle spese