Avere ferito mortalmente, con un colpo di spada al ventre, proditoriamente, con premeditazione, a sangue freddo e senza causa ne recente ne prossima, il notaio e cusidico del tribunale di Fossano Giuseppe Antonio Sansoldi, segretario e controllore di Fossano, suo cognato, ferito a casa sua mentre autenticava un istrumento richiesto dallo stesso Perotti
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1751, settembre 16
Pena
Confisca dei beni, impiccaggione pubblica, preceduta dall'applicazione delle tenaglie infuocate a modi e luoghi soliti e sino al patibolo, indennizzo degli eredi dell'ucciso, dichiarandolo esposto alla pubblica vendetta come nemico della Patria e dello Stato, pagamento delle spese e tutte le pene previste dalle Regie Costituzioni per i banditi di primo catalogo