Reato
Ricatto di lire 200 ai danni di Giovanni Giordana, minacciandolo con 2 lettere firmate da 5 banditi di Limone; abigeato di 2 vacche, nella stalla e ai danni dei fratelli Guglielmo e Francesco Lovera; incendio di 7-8 gerbe di grano di Francesco Lovera; insulto, armato di carabina di Pietro Antonio Aime; insulto all'onestà della vedova Francesca Giordana, e sparo d'arma da fuoco contro la porta di casa della Giordana, perché non gli permetteva di entrare; resistenza, con il figlio Borghino Audisio, armati di carabina e pistole, all'esecuzione dell'istanzadi Giovanni Battista e Pietro De Boggi, contro gli Audisio e la loro casa; ritenzione e porto di pistola, trovata nella sua casa; resistenza con il figlio Borghino Audisio, all'istanza di Giovanni Borghi e Francesco Audisio contro gli Audisio e la loro casa; perturbatore della quiete pubblica, poco osservante della giustizia umana e divina; sospettato di furti; in complicità con il figlio Borghino, agguato premeditato di Guglielmo Rostagno per avere il suo vestito e 2 lire
Pena
Assoluzione per incendio di grano, per ritenzione e porto di pistola e per essere perturbatore della quiete pubblica; inibizione di ogni ulteriore molestia per il ricatto, l'abigeato, per l'insulto a Francesca Giordana e per la resistenza armata; pagamento delle spese per il ricatto e per l'abigeato, moderate dal relatore della causa; senza pagamento delle spese per insulto alla Giordana e per la resistenza armata; circoscrivere per resistenza armata e sospetto di furt; non luogo a procedere per insulto armato contro Aime