Avere assalito, sulla strada che porta da Torre a Bairo, il notaio Costantino Cima, avergli sparato brucinadogli il braccio destra, averlo gettato a terra e colpito con sassi, avergli causato con una pistola contusioni e lacerazioni in viso e al capo, giudicate sanabili e sanate; avere sparato con una pistola, senza offesa, contro il notaio Cima; avere addotto dal pascolo un montone ai danni di Giovanni Antonio Furno e Giovanni Battista Pistono, e averlo scannato in un campo, e quando scoperto avere sparato con una pistola contro il Furno