Essersi recato alla cascina del barone di Villareggia, e avere finto di essere stato incaricato di portare via una cavalla, averla venduta al prezzo di 30 lire, e avere diviso il denaro ricavato dalla vendita con Lucia Aimar; furto di posate d'agento, del valore di 50 lire, mentre era a servizio del vassallo Giovanni Andrea Raspa
Luogo e data reato
Villareggia; Gassino; Vercelli 1759, maggio 10; 1759, ottobre
Pena
Tortura per ricavare la verità sui complici, essere condotto con il remo in spalla per i luoghi soliti, servizio come rematore sulle navi regie per 7 anni, indennizzo dei derubati e pagamento delle spese