Avere ferito con colpi di bastone il notaio Francesco Gaetano Debernardi; essersi appostato in agguato con animo deliberato e armato d'archibugio pronto a sparare per assalire e offendere il notaio Debernardi; pratica scandalosa con Margherita Gallo, moglie di Giovanni Battista, sebbene sposato; avere insultato con pistola alla mano Giovanni Pietro Gianzana e avere tentato di offenderlo; avere estratto una pistola e lasciata cadere a terra nell'osteria di Sommariva del Bosco; essere solito girare armato e specialmente avere aspettato, armato di archibugio e di pistola, Giovanni Battista Gallo di notte nella piazza di Sommariva del Bosco
Luogo e data reato
Sommariva del Bosco 1760, set. 27; 1762, gen. 31;
Pena
Per l'insulto e porto di pistola: inibizione di ogni ulteriore molestia senza pagamento delle spese; per le ferite, agguato e pratica scandalosa: 6 mesi di carcere, sottomissione di non frequentare Margherita Gallo, sotto pena, in caso di contravvenzione, al carcere e a pena maggiore ad arbitrio del Senato, indennizzo del ferito e pagamento delle spese