Oltraggio con parole ingiuriose a Rocco Antonio Ansaldi di Bene a seguito di alterco seguito a causa di certe fascine che dovevano essere divise tra i due litiganti in una cascina dell'Ansaldi massareggiata da suo padre; nuove offese all'Asaldi con minacce di morte, inseguimento con tentativo di offesa e rifiuto di restituire il maiale e le regalie; insulto ed inseguimento col coltello alla mano di Domenico Negro, che si era lamentato con l'inquisito che aveva tagliato una siepe che serviva da chiusura di un pezzo di terra di proprietà di un nipote del Negro; offesa con alcuni colpi di bastone sul petto della vedova Anna Maria Ferrero, la quale non voleva che un massaro del padre dell'inquisito andasse a coglier el'erba in un suo alteno; aver scsagliato una pietra nel petto ad Anna Maria Bottero, moglie di Giovanni Antonio, procurandole dolori per 15 giorni, poiché questa si era lamentata con l'inquisito che aveva colpito con una pietra un suo figlio; insulto con coltello alla mano a Onorato Bottero sull aporta di casa sua, a causa della supposizione che questi avesse detto qualche cosa alla serva di suo padre; insulto con pistola alla mano di Giulio Cesare Ferrero, il quale come esattore gli aveva mandato un soldato alle spese e fatta fare l'esecuzione; furto di alcuni pezzi di ferro detti volgarmente bussole e di 2 ruote da carro ai danni di Onorato Costamagna
Luogo e data reato
Lequio Piemonte 1736-1738
Pena
1 anno di catena, indennizzo del derubato e pagamento delle spese