Reato
Spari di arma da fuoco e minacce con pistola alla mano contro Giacomo Antonio Bongioanni e Paolo e Antonio Ambrosio; omicidio di Matteo Giordano; decaduto dal beneficio delle regia grazia; avere sollecitato Giovanni Battista Musso ad accompagnarlo a uccidere Filippo Musso, minacciato e obbligato a rinchiudersi per 10 giorni in casa; avere costretto a rinchiudersi per 10 giorni in una stalla Domenico Musso, minacciandolo di morto; complicità con Francesco Piazola, nei ranzoni di cibarie e vino ai danni di Filippo Musso; complicità nel tentato omicidio di Filippo Musso; grassazioni; insulti; minacce; estorsioni e ranzoni; estorsione di 30 lire ai danni di Pietro Pola; avere ferito, con colpo di pistola, suo fratello Pietro, rimasto storpio; complicità nel furto con rottura di lingerie, armi, denari, mobili e altri oggetti dalla cascina di Sant'Anselmo, di proprietà del Seminario di Mondovì; complicità nella grassazione violenta di don Filippo e Francesco Musso; associazione, traffico e frequenza, amano armata, di banditi, facinorosi e malviventi; ozios, sfaccendato e senza mestiere; solito minacciare ed eseguire minacce; perturbatore della pubblica tranquillità; minacce e insulti contro Marco Antonio Gianti e Pietro Lorenzo Canalis, che assistevano alla condotta delle calcine per le fortificazioni di Cuneo; essere la causa dell'omicidio del soldato San Chiaffredo, che era di guardia alla sua prigione; non avere voluto fare pace con Filippo Musso durante la festa della Pentecoste; già graziato della pena di morte per omicidio
Luogo e data reato
Pianfei 1732, dic. 7; 1732; 1733; 1738, ott.; 1740, giu.
Pena
Tortura per ricavare la verità sui complici, impiccagione pubblica, il cadavere diviso in quarti da affiggersi ai luoghi soliti, indennizzo dei danneggiati e pagamento delle spese