Già condannato con sentenza senatoria 5 novembre 1734 per complicità in furto; fuga dal servizio come rematore sulle navi regie; complicità nel furto con rottura di ori, argenti e altri oggetti ai danni del massaro Oddone Strumia; furto di una cavva e di una mula ai danni del massaro Antonio Martinengo; abigeato di una cavalla dalla stalla di Giuseppe Riaudo
Tortura per ricavare la verità sui complici, essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla e il laccio al collo e passare sotto il patibolo, servizio come rematore sulle navi regie a vita, indennizzo dei derubati e pagamento delle spese