Complicità nei maltrattamenti e nel ferimento, con arma contundente, ai danni di Francesco Maria Marchisio, che lo aveva sgridato credendo che avesse rubato della canapa; complicità nelle minacce contro Francesco Maria Marchisio e Martino Domenico Marchisio, tentando di farsi rimborsare 200 lire pagate per il processo formato contro di lui; complicità nel ferimento con coltello ai danni di Giovanni Bertone, che lo aveva sorpreso a rubare fascine; tenato furto di ramassi ai danni di Giuseppe Patrussiglione; diffamato per ladro di frutti di campagna; nullatenente, ozioso e senza professione, vivente allegramente nelle osterie