Tre furti di uve ai danni rispettivamente di : Giovanni Raimondo Cucito, Giovanni Antonio Borra; Giacomo Antonio Stratta; furto, con rottura, di 1 incudine e di altri arnesi ai danni del fabbro Orazio Binello; furto con rottura, di 22 dindoli ai danni del vicino di casa Ludovico Masello; furto, con rottura, di una quantità di scarpe ai danni del calzolaio Ignazio Valente; essere diffamato di furti
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1738;1738;!740,ottobre 13;1734;1740;1740
Pena
Già condannato in contumacia per il primo furto d'uva a 6 mesi di catena; ora: tortura per ricavare la verità sui complici, servizio come rematore sulle navi regie per 5 anni, preceduti dall'esemplarità della pena di essere condotto con il remo in spalla per i luoghi soliti, indennizzo dei danneggiati, pagamento delle spese