Aver composto un libello diffamatorio contro gli ecclesiastici di Macello, averlo affisso all' Albo Pretorio come insegnamento al popolo perché fosse a conoscenza del loro cattivo esempio; aver inviato una lettera anonima al chirurgo Giovanni Arnulfo Heremita, procuratore fiscale, diffamando il vice curato don Carlo Antonio Lanzi e la moglie dello stesso procuratore fiscale con grave scandalo pubblico
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1741 maggio; giugno;
Pena
Inibizione di ogni ulteriore molestia da parte del Fisco, pagamento delle spese