Già condannato in contumacia con sentenza del 14 febbraio 1738 a morte e alla confisca dei beni, per complicità nella grassazione ai danni di Paolo Andrea Scarrone, con depredazione di diverso denaro
Luogo e data reato
Santo Stefano Belbo 1734, luglio 23-24
Pena
Tortura di 1 ora per ricavare dalla sua bocca la verità sulla grassazione, con riserva delle prove