Altro del re Enrico di confirmazione a favore del vescovo di Asti Pietro de' privileggi e donazioni fatte alla detta sua Chiesa tanto dagli imperatori e re quanto da qualsivoglia altra persona di diversi castelli e beni e specialmente del distretto e gabella della città d'Asti per sette miglia tutto all'intorno del fiume Tanaro, porti sino a Masio, boschi d'Andona e Colombara sino al Borbore, de' popoli di San Dalmazzo, Quaranta col mercato e gabella del bosco di Lanare, la metà della corte Axyarina e Fubine, metà del castello di Bolgaro, metà di Frassineto, metà di Ceneraria, metà di Poirino, tutto quello che gli appartiene in Occimiano, Sarmaria, Popolo di Santa Maria in Grana, Mirabello, metà di Castiglione, luogo di Quarto, abbazie de' Santi Apostoli, monastero d'Agliano, abbazia di Sant'Anastasio, luoghi di Cella e Camerano, castello di Cellarengo , Chiesa di Santo Stefano vicino alla fontana di Brobrio, la Chiesa di San Pietro di Castiglione, Castello di Celle, Piazzo, et Ercule, Castello di Govone, Tigliole, Baldichieri, San Giulio di Laveggia, Luogo di Gorzano, Priocca, Popoli di San Giovanni de Villa, San Vincenzo de Marcelengo, San Vittore di Canale, Novello, San Martino della Vezza, cinque parti del Castello di Pulciano, metà di Castellinaldo, San Pietro di Piobes, Dusino, Solbrito, Valfenera, Porcile, Ceretto, Ceresole, Monticello, Popolo di Mansiano, Corte di Meiano, Popolo di Santa Maria de' Galini, Popolo di S. Quirico, con diversi altri ivi specificati. 7 febbraio 1041