Testo
Parere delli Primo Presidente, e Vicario Generale Buglioni sul Ricorso di Angela Ludovica Mattina ad effetto d'aver qualche Regia Providenza sulla sentenza proferta dalla Curia Arcivescovile di Torino di nullità del Matrimonio dalla medesima clandestinamente contratto con Giacomo Giuseppe Conti, non ostante la continua di loro coabitazione di due Anni, pendente la quale aveva partorito un figlio, e restava incinta. Per cui sono entrati in Sentimento, che non ostante la giustizia di d.a Sentenza si potesse provedere all'indennità di d.a Donna, perseverando tutti, e due in volersi per Sposi, con racorrere da Monsignor Arcivescovo per farsi assolvere dalle Censure, offerendosi di adempire alla penitenza, che gli verrebbe imposta, contraer nuovo Matrimonio, ed ove lo Sposo ripugnasse dovesse la Sposa ricorrere alla Curia per obbligarlo per mezzo delle Censure e riuscendo ciò infruttoso dovesse agire civilmente contro del medesimo; Ma siccome si prevedeva, che il Padre dello Sposo fosse per ostare (...)